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Se hai un appartamento a disposizione, metterlo in affitto è la cosa migliore che puoi fare. E se stai leggendo queste righe, lo sai benissimo da te. Ma se è la prima volta che metti a reddito un immobile, ci sono alcune cose che devi sapere subito.
Per questo, gli esperti di Homepanda hanno preparato questo vademecum per affittare l'appartamento, seguendo le regole giuste e senza sbagliare.
I primi passi da compiere per mettere in affitto un appartamento è prepararlo per lanciarlo sul mercato. Già perché, come ogni altro prodotto da "vendere", anche l'appartamento da mettere in affitto ha bisogno di un po' di marketing e di un buon packaging.
Almeno all'inizio, la tentazione c'è: perché pagare un servizio che, grazie al web, si può fare da soli e gratuitamente? Poi passano i mesi. L'appartamento rimane sfitto e tu hai perso tempo con sopralluoghi da parte di perditempo professionisti. Quanto hai risparmiato?
Il ruolo dell'agenzia non è solo quello di pubblicare l'annuncio e organizzare i sopralluoghi all'immobile da parte degli interessati. L'agente immobiliare modello si dovrà anche occupare di verificare che tutti i requisiti e i documenti siano in ordine e supervisionerà la fase contrattuale in qualità d'intermediario.
Leggi il nostro approfondimento dedicato ai documenti necessari per affittare casa.
Quali sono i requisiti da rispettare per mettere in affitto un appartamento? È importante curare alcuni aspetti relativi all'immobile:
Uno degli aspetti più insidiosi (ma solo per chi ha scelto di affittare l'appartamento senza agenzia) è la definizione del contratto. È vero: ne puoi trovare tanti esempi online, da scaricare e da modificare a piacimento. Ma hai la certezza che quello proposto sia aggiornato alle ultime normative o che ti tuteli effettivamente?
Iniziamo con la conoscenza delle tipologie contrattuali utilizzate nelle locazioni d'immobili a uso abitazione. Sono 4 e ve ne presentiamo le principali caratteristiche.
È un contratto d'affitto dalla durata minima di quattro anni. Deve essere rinnovabile per legge altri quattro anni (tacito rinnovo). Il locatore dovrà presentare l'eventuale disdetta del rinnovo per i successivi quattro anni, sei mesi prima della scadenza e questo diritto può essere esercitato solo in alcuni casi definiti dalla legge. Il recesso, invece, può essere fatto valere dal conduttore dandone comunicazione al locatore con almeno sei mesi d'anticipo.
Ha una durata di tre anni che devono essere rinnovabili per altri due. Generalmente si tratta di contratti predefiniti.
La durata minima di locazione è di un mese e la durata massima è di diciotto mesi. La peculiarità di questa tipologia contrattuale per l'affitto risiede nel fatto che, nel contratto, devono essere presenti le motivazioni documentate della locazione transitoria.
Un contratto flessibile che va da un minimo di sei mesi a un massimo di tre anni e che sono rinnovabili tacitamente alla prima scadenza, a meno che il conduttore non dia disdetta con adeguato anticipo.
Il contratto di locazione, qualsiasi esso sia, deve redatto essere in forma scritta e deve contenere alcuni elementi fondamentali, come la generalità delle parti, la descrizione dell'appartamento, l'indicazione del canone di locazione concordato, le modalità di versamento e la durata dell'affitto.
Da non dimenticare l'inserimento della clausola relativa alla presa visione della documentazione relativa all'Attestato di prestazione energetica. L'assenza di tale dichiarazione espone locatore e conduttore a una sanzione amministrativa in solido.
Quali sono i documenti necessari per mettere in affitto una casa? Qui di seguito, un elenco che può tornarti utile per non dimenticare i più importanti e quelli facoltativi, che ti faranno diventare un padrone di casa modello.
APE (obbligatorio) – Un documento senza il quale, oramai, non ci si può muovere. L'attestato di Prestazione Energetica deve essere messo a disposizione in fase di stipula del contratto.
Certificazione impianti – Gli impianti sono a norma? Soprattutto per le abitazioni più recenti, non avrai problemi a trovare le certificazioni di chi ha posato l'impianto luce, sanitario e l'impianto gas. Non è un documento necessario ai fini della validità del contratto di locazione, ma aiuta a valorizzare la casa.
L'affitto breve è una soluzione ideale per chi non vuole impegnare la propria casa per lunghi periodi di tempo o per chi vuole mettere a reddito un'abitazione solo temporaneamente disabitata. Si tratta delle cosiddette locazioni turistiche (massimo 30 giorni): formule agili, che non richiedono la registrazione di contratti e permettono di guadagnare, senza gestire in modo imprenditoriale l'attività. In alcune Regioni (Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Sardegna, Veneto) la dichiarazione di locazione da attività non imprenditoriale deve essere oggetto di una dichiarazione in forma scritta da presentare secondo gli iter indicati dai relativi Comuni.
Ci sono tanti buoni motivi per affidarti a degli specialisti per mettere in affitto la tua casa o il tuo appartamento. La velocità di trasformare l'idea di affitto in reddito reale è solo un esempio.
Se ti affidi a Homepanda puoi fare conto su dei professionisti che si dedicano alla cura e alla promozione del tuo annuncio, fino alla consulenza documentale. Il tutto a una provvigione tra le più basse del mercato.