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Hai trovato la tua nuova casa in affitto e hai appena disfatto le valigie, ma già qualcosa che prima non avevi notato, inizia ad essere evidente: le macchie di muffa su pareti e soffitti, il boiler che non funziona, il frigorifero o il forno che non danno segni di vita… Che sia all'inizio della tua presenza nella casa come conduttore o che sia più avanti, quali sono i diritti dell'inquilino relativamente alle problematiche che sorgono sull'immobile?
Il locatario deve fare in modo che la casa ti venga consegnata in buono stato di manutenzione. Una formula piuttosto generica, che apre a diverse interpretazioni. Tuttavia, se riscontri vizi talmente gravi di compromettere l'uso o, addirittura, da mettere a repentaglio la tua vita, allora potrai chiedere la risoluzione del contratto o la riduzione del canone. Devi provare, tuttavia, che tali vizi non erano individuabili prima della sottoscrizione del contratto.
Si è rotta la caldaia e va sostituita, c'è da riparare una scala o sostituire porte e finestre, il condominio ha deliberato la riparazione dell'ascensore o il rifacimento della facciata: a chi spetta pagare? Per i cosiddetti interventi di manutenzione straordinaria, sarà il proprietario a dover intervenire. Tuttavia, la classificazione di "manutenzione ordinaria" e "manutenzione straordinaria" può essere poco intuitiva.
Lo sappiamo: è frustrante. Hai chiesto quella riparazione più di una volta, ma niente: fa orecchie da mercante. A questo punto, la tentazione di smettere di pagare l'affitto o di ridurre autonomamente il canone da corrispondere è irresistibile. Tuttavia è altamente sconsigliato, perché non sei legittimato. A meno che il guasto strutturale da riparare non pregiudichi l'abitabilità dell'appartamento o non metta a repentaglio la tua vita o la vita dei tuoi cari (assenza di riscaldamenti, impianti elettrici mal funzionanti…).
La prima cosa da fare è segnalare in tempo gli interventi necessari. Fallo in forma scritta, con raccomandata a/r. È anche un modo per tutelarti. Infatti, se con il trascorrere del tempo il danno diventa maggiore, il proprietario può imputarti la spesa in più per negligenza. Inoltre, dal momento in cui il proprietario riceve la comunicazione, sarà responsabile per il mancato intervento di riparazione straordinaria.
Il passo successivo è la citazione in giudizio del proprietario. Un passo che deve essere compiuto valutando tutte le conseguenze e dietro consiglio di un avvocato. Il giudice potrà definire l'entità del danno causato dal mancato intervento del proprietario per stabilire il risarcimento e obbligare il locatario a effettuare i lavori.
L'inquilino può far effettuare le riparazioni a proprie spese, rivalendosi successivamente sul proprietario. Sta a te, però, fornire la prova dell'urgenza dell'intervento.
Come si è detto, non sei legittimato a interrompere il pagamento del canone d'affitto per problemi con l'immobile. A meno che le riparazioni non effettuate dal proprietario ti costringano a lasciare l'immobile per vizi gravi che ne compromettono la vivibilità o l'agibilità.